Cosa rimane oggi del ruolo della donna nella comunità di Sant’Ilario fra Ottocento e Novecento? Cosa resta della tra- dizione santilariese e lucana declinata al femminile? Quali erano le ritualità muliebri attraverso cui si propiziava fertilità e prosperità delle famiglie e della comunità? Fin dove occorre risalire il fiume carsico del sapere matrilineare costituito da riti e miti per comprenderne i significati?
Sono domande cui questa ricerca prova a rispondere attraverso possibili tracce secondo le quali: la ciclicità della vita nella comunità ruotava intorno alla figura della donna, intesa come processo dialettico fra nascita, morte e rinnovamento della vita; la precarietà dell’esistenza e la contingenza degli eventi avversi mettevano a dura prova le donne, famiglie e comunità che, attraverso riti apotropaici, opponevano un’estenuante difesa; la magia, mitologia, religione e finanche la ragione, emergono a luogo della sicurezza, veri dispositivi per non soccombere e potersi reintegrare nella storia.
Una storia vissuta fra agìto e subìto che vedeva il microcosmo femminile riflettere la dimensione del macrocosmo della natura. Si tratta di un mondo ormai scomparso. Il passaggio paradigmatico comunità/società, ha lasciato ormai spazio al disincanto del mondo.
2016