La bellezza di questo strumento sta nella disposizione armonica delle parti.
La percezione empirica disvela i peculiari contenuti sia manifesti sia nascosti:
- Vista: la bellezza di questa chitarra sta negli occhi di chi la guarda, unica e irripetibile, è il risultato felice del suo promotore e creatore, di chi l’ha pensata e desiderata, ricercata e realizzata;
- Udito: un suono ricco e armonioso che mette in risonanza i legni che la compongono, i quali vibrano e trasmettono a chi la imbraccia emozioni;
- Olfatto: il profumo intenso dei legni pregiati s’eleva e, come l’odore di un buon libro fresco di stampa o di un ottimo caffè degustato, inebria la mente;
- Tatto: la superfice dei legni e la sinuosità delle forme invita la mano per una carezza gentile a tratti decisa, premessa all’invito a imbracciarla e stringerla a sé, ma non troppo, con attenzione;
- Gusto: dolce con carattere è la percezione dell’insieme, definibile con l’aggettivo meravigliosa che costituisce la ragione per cui chiedere al maestro liutaio Mauro Gaudenzi l’idea del suono desiderato che prende forma nella chitarra immaginata e presto ritrovata: un’affinità elettiva impareggiabile, indivisibile.
La musica è suono nel silenzio, è la misura del tempo nello spazio, in definitiva, è vibrazione della vita, la chitarra per il chitarrista è anche tutto questo.